sciopero! sciopero! sciopero!

L'assemblea dei lavoratori del 7 Marzo scorso, nel corso della quale era intervenuto anche Fatarella, aveva presentato una serie di richieste che, se inevase, avrebbero dato vita ad uno sciopero.

Per chi non era presente all'assemblea ricordiamo le proposte:

• Assunzione a tempo indeterminato di un contingente pari al 10% del personale in servizio, a disposizione dell'ufficio infermieristico, per coprire le emergenze nei reparti;

• Sostituzione, sempre a tempo indeterminato, del turn-over (i cessati dal servizio);

• Sostituzione con contratti a termine, non cooperative, delle maternità e malattie, come previsto dal contratto del SSN ed Università;

• Ridefinizione con la direzione sanitaria di una serie di "pratiche" poco chiare in merito agli ordini di servizio, cambio a vista, malattia, ferie, turnetti;

• Pubblicità e controllo dei lavoratori sui moduli inviati dalla direzione sanitaria per verificare l'attuale mansione degli operatori all'interno dei reparti;

• Nel corso dell'assemblea era inoltre stata sottolineata la totale anarchia che regna nel campo del trasporto di malati in barella (ambulanza o a piedi?) ed in quello delle bombole.

Le risposte di Fatarella sono state:

• Un censimento dell'organico attuale entro una settimana, con conseguente richiesta di fondi alla Regione per assumere il famoso 10% e sostituire il turn-over. Non abbiamo a tutt'oggi nessun dato sul personale in servizio e, per quanto ne sappiamo, alla Regione non è proprio piaciuto il piano aziendale di Fatarella: figuriamoci se gli dà dei soldi!!!

Continua invece il becero ricorso alle cooperative ed al lavoro interinale. Precisiamo a questo proposito che nessun contratto né ospedaliero né universitario prevede il ricorso a queste forme di appalto. Continuano anche gli avvisi di gara dell'Azienda Policlinico Umberto I, l'ultimo è sul Messaggero del 10/03, dove si ricercano non solo dieci infermieri, un tecnico di laboratorio ed uno di Radiologia, ma anche un geometra e due esperti informatici!!! La qualcosa dimostra la volontà di privatizzazione selvaggia del dott. Fatarella, che come una marea inarrestabile si va estendendo a tutti i campi, compreso quello amministrativo più volte da lui stesso dichiarato in sovraorganico!!!

• L'impegno, da parte di Fatarella a convocare al più presto, 10 giorni, una riunione con gli ispettori e Vaia. La riunione, e la successiva nostra convocazione per avere chiarimenti, non è mai avvenuta.

L'unico risultato è stato raggiunto dalla caparbia e dalla rabbia nostra e dei lavoratori, che dopo circa un anno di denuncie per inosservanza alla legge 626 e di liti dentro i reparti sono riusciti ad avere la consegna delle bombole presso gli Istituti.

Anche se capiamo che le vicende delle Rsu vi annoiano, ci sembra doveroso, in qualità di vostri eletti, informarvi che:

– le riunioni di contrattazione decentrata delle RSU ospedaliere procedono. In questi giorni si inizierà a discutere l'applicazione del contratto (passaggi di fascia, incentivi, ecc.). Ovviamente non solo vi terremo informati, ma distribuiremo a tutti un opuscolo con le nostre proposte. In ogni caso prima di firmare, faremo un referendum tra i lavoratori.

– le riunioni delle RSU universitarie sono come al solito bloccate da un anno: il Rettore non le convoca e firma accordi separati con CGIL, CISL, UIL e SNALS.

Stufi di questo andazzo, noi delegati RSU della lista Cobas, giovedì 16 Marzo ci siamo presentati ad uno di questi incontri "privati" (in un'atmosfera di pieno idillio amoroso tra D'Ascenzo e Polinari) ed abbiamo chiesto conto al Rettore della non convocazione, dato che le materie trattate sono a pieno titolo riservate alla contrattazione decentrata, e quindi alle RSU.

Ci è stato risposto che necessitava del tempo (un anno!?!) per preparare la documentazione da dare a tutti i delegati e che avrebbe convocato le RSU i primi di Aprile!!! Ma chi glieli scrive i testi di queste farse?

In breve: noi abbiamo detto a tutti i presenti che fino a quando non si convocheranno le RSU, manderemo a monte ogni riunione Rettore-sindacati della quale verremo a conoscenza.

 

A questo punto ci sembra doveroso indire lo sciopero di 24 ore (dalle 7.00 del 14 mattina alle 7.00 del 15) per il 14 aprile, come deciso in assemblea con i lavoratori.

Ci sembra inoltre doveroso che i lavoratori prendano, in questa occasione, una posizione di totale rigetto dell'ottica di privatizzazione con la quale si vuole condurre questo ospedale, a scapito della garanzia del lavoro e della qualità dell'assistenza e contemporaneamente rivendichino il loro diritto ad una rappresentanza trasparente, tramite le RSU che hanno eletto.

Oggi più che mai ci sentiamo di riaffermare che la salute non è una merce ed il lavoro dignitoso è un diritto.

RISPONDIAMO ALL'arroganza dell'azienda e dell'università:

scioperiamo tutti il 14 aprile

 

Roma, 22 marzo 2000 Cobas Policlinico Università